Vittorio De Sica: Scopri il Genio e l’Eredità del Maestro 50 Anni Dopo

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Cinquanta anni fa, il cinema italiano perdeva una delle sue figure più significative, Vittorio De Sica. Regista e attore di straordinaria fama, De Sica ha realizzato alcuni capolavori del neorealismo, tra cui il celebre Ladri di biciclette. Oltre al suo indiscusso talento, si rivelava un uomo dalle grandi passioni, il cui percorso di vita si intrecciava con amori complessi, scelte audaci e misteri innumerevoli. Questo ritratto mette in luce una personalità forte e affascinante, capace di trasmettere emozioni profonde attraverso la sua arte, mentre nascondeva fragilità dietro la sua immagine pubblica.

Gli amori tormentati

La vita amorosa di Vittorio De Sica rappresenta un intricato tessuto di relazioni. Dopo il matrimonio, avvenuto nel 1937, con Giuditta Rissone, che gli offrì una figlia, Emilia, il regista conobbe María Mercader sul set di Un garibaldino al convento. Questa passione avrebbe segnato una svolta importante nella sua vita.

Nonostante fosse costretto a una vita doppia a causa della legislazione italiana del tempo, De Sica non abbandonò María. I due si sposarono in Messico nel 1959 e più tardi formalizzarono la loro unione in Francia, dove il regista ottenne la cittadinanza. Dalla loro relazione nacquero due figli, Christian e Manuel, entrambi orientati a seguire le orme paterne nel campo dello spettacolo.

I segreti di un uomo fuori dagli schemi

Vittorio De Sica non è stato solo un maestro del cinema, ma anche un uomo con aspetti peculiari e comportamenti eccentrici. La sua nota passione per il gioco d’azzardo non solo influenzò alcune delle sue opere, ma lo portò anche a perdere ingenti somme di denaro, alimentando un certo senso di rischio intorno alla sua figura. Nonostante i quattro premi Oscar ottenuti, De Sica considerava il suo lavoro un impegno oltre che un mezzo per ottenere fama.

La sua impostazione familiare era altrettanto singolare; per gestire le festività tra le due famiglie, regolava l’orario dell’orologio così da festeggiare due volte Natali e Capodanni. I suoi figli lo rammentano come un padre affettuoso ma, al contempo, distante e sempre immerso nel suo universo creativo. Un’importante amicizia con Cesare Zavattini, uno dei più celebri sceneggiatori, ha portato alla creazione di opere memorabili come Miracolo a Milano e Ladri di biciclette, offrendo vere e proprie lezioni di vita.

La figura di Vittorio De Sica, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, continua a vivere attraverso la sua arte, capace di catturare il realismo toccante di un’Italia vibrante, regalando emozioni che perdurano nel tempo.

Scritto da Augusto Clerici
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