La scomparsa di Nadia Toffa
Il 16 agosto 2019 ha segnato la fine della vita di Nadia Toffa, giornalista d’inchiesta de Le Iene, a causa di un tumore cerebrale. Il suo profilo Instagram, ancora attivo, continua a conservare un archivio di foto e video postati, ma il tempo sembra essersi fermato al 13 agosto 2019. A cinque anni dalla sua scomparsa, oltre 2 milioni di follower seguono il suo profilo. L’ultimo post pubblicato rappresenta un addio, con le parole della sua famiglia per salutarlà un’ultima volta, a poco meno di due mesi dal raggiungimento del suo quarantesimo anno di vita. Nove mesi prima del decesso, Toffa dichiarò: “Non ho paura della morte. E non vorrei mai sapere quando morirò, perché non saprei che fare. Io voglio vivere la mia vita normale, senza cambiare una virgola.”
I progetti che portano il nome di Nadia Toffa
Durante un’intervista nel 2018 per Vanity Fair, Nadia Toffa rivelò che da bambina realizzava documentari con una telecamera durante le vacanze in famiglia. Grazie alla sua carriera in Le Iene, ha affrontato temi rilevanti come la ludopatia e il problema dello smaltimento illegale dei rifiuti in Campania, argomenti che le valsero due prestigiosi premi e il rispetto di colleghi e pubblico. A Trieste, durante la realizzazione di un reportage, si accorse di avere un tumore cerebrale. Dopo un intervento chirurgico, non si ebbero più notizie di lei fino a quando, il 11 febbraio 2018, tornò in onda per raccontare le sue esperienze di cura e rinascita.
Il percorso terapeutico e la recidiva
Dopo 30 giorni dall’intervento iniziale, Nadia fu nuovamente ricoverata per una recidiva. In ottobre, comunicò al pubblico che il male si era ripresentato, ma continuò a lottare fino al 13 agosto 2019. Negli ultimi mesi di vita, si dedicò a tre progetti che completò, rispettando il suo desiderio di lasciare un’eredità.
I progetti postumi di Nadia Toffa
Il primo progetto è un video inedito di 20 minuti, trasmesso sei settimane dopo la sua scomparsa, in cui salutò i colleghi e il pubblico. Il secondo è il libro “Non fate i bravi. La testimonianza che ci ha lasciato”, pubblicato il 7 novembre 2019, in cui condivide riflessioni personali degli ultimi mesi di vita. Infine, il 13 agosto 2020 è stata pubblicata la canzone “Donna Altalena”, registrata pochi mesi prima della sua morte, dedicata alla sua volontà di vivere.