Nel panorama del cinema italiano, “Romanzo Criminale” si distingue per la sua capacità di intrecciare la realtà cruda della criminalità organizzata alla drammatica profondità della storia italiana. Diretto da Michele Placido, il film non si limita a descrivere la spietata ascesa della banda della Magliana, ma esplora le ombre oscure di un’Italia segnata dagli eventi dal dopoguerra agli anni ’80. La banda della Magliana non è ricordata solo per il terrore seminato nelle strade di Roma, ma anche come simbolo di un’epoca in cui la violenza si intreccia a momenti cruciali della storia nazionale.
Attraverso la narrazione di “Romanzo Criminale”, scopriamo la vita di figure emblematiche come il Libanese, il Freddo, e il Dandi, leader carismatici e senza scrupoli che hanno cercato di impadronirsi della capitale. Oltre alle loro ascese e cadute, il film affonda le radici nell’Italia degli scandali e delle stragi, trattando la moralità in una zona grigia di ambiguità.
la visione di stasera: “romanzo criminale”
“Romanzo Criminale” offre uno sguardo unico sulla banda della Magliana, trasformandola da semplice gruppo criminale a simbolo di un’intera epoca. La regia di Placido trasfigura la cronaca nera in un racconto epico, caratterizzato da personaggi che si rivelano in tutta la loro complessità, fragilità e ambizione. La narrazione copre un arco temporale che tocca un quarto di secolo, mostrando come le vicende della banda siano intrecciate con momenti decisivi della storia italiana.
Con un cast di eccezione che include Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria e Jasmine Trinca, il film non solo racconta, ma rende i suoi personaggi autenticamente vivi, trasmettendo le motivazioni dietro le loro scelte estreme. La contrapposizione tra il commissario Scialoia e i leader della banda evidenzia la sottile linea tra giustizia e vendetta. “Romanzo Criminale”, in onda su Cine 34 alle 21:15, ha ricevuto cinque Nastri d’Argento e otto David di Donatello, totalizzando un incasso al cinema di 4,9 milioni di euro.
