l’eredità di mike bongiorno
Negli anni, si è cercato di individuare l’erede morale di Mike Bongiorno, il celebre presentatore scomparso a 85 anni per un infarto nel 2009. La sua carriera ha conosciuto un momento cruciale con la scelta di abbandonare la Rai per trasferirsi a Mediaset. Dopo diverse speculazioni su chi potesse raccogliere il suo testimone, Gerry Scotti ha rivelato il suo punto di vista. Insieme a Carlo Conti e Amadeus, si trova in prima posizione per essere considerato il successore del grande Mike, il quale ha ispirato anche una fiction intitolata a lui, trasmessa su Rai 1.
ricordi e stima per mike
Gerry Scotti, recentemente intervistato a Radio Deejay, ha espresso grande rispetto nei confronti di Bongiorno, ricordando come fosse un professionista puntuale, con la preferenza di lavorare nel pomeriggio dopo le sue sessioni di sport. Mike aveva una passione particolare per attività come lo sci di fondo, con l’intento di coinvolgere anche il collega, sebbene senza successo. A questo ricordo si aggiunge una rivelazione sorprendente riguardante la sua carriera.
il passaggio da rai a mediaset
Nel corso della sua vita professionale, Mike Bongiorno ha dedicato oltre 40 anni alla TV di stato, dove ha ideato il genere del quiz show in collaborazione con autori e produttori. Il suo clamoroso passaggio a Mediaset nel 1977 ha segnato un’epoca, portando alla nascita di programmi iconici come I sogni nel cassetto, Telemike e La Ruota della Fortuna. Questo cambio ha chiuso un capitolo culturale, accompagnato da polemiche con Silvio Berlusconi.
Gerry Scotti ha anche rivelato che Mike raccontò della sua decisione personale di lasciare la Rai in favore di Mediaset, motivando la scelta con la preferenza di essere sotto il controllo degli sponsor piuttosto che della politica. Questa affermazione è emersa solo post mortem e si legge nella sua autobiografia, “La versione di Mike”. La fiction su Mike Bungiorno non ha tralasciato gli eventi della sua vita privata e gli orrori della seconda guerra mondiale.
la fine della carriera di mike bongiorno
Ricordato anche per il suo sfogo a Che tempo che fa, Bongiorno ha espresso il suo dispiacere per essere stato licenziato da Mediaset senza preavviso, lamentando la mancanza di una chiamata da parte di Silvio Berlusconi. In effetti, la gestione dell’emittente era passata a Pier Silvio Berlusconi, il quale, in una lettera aperta, ha spiegato le motivazioni dietro la scelta. Sono stati ritenuti assenti programmi adeguati per un conduttore del suo prestigio, portando alla decisione di liberarlo piuttosto che mantenerlo inattivo.