Scopri il Fenomeno Benedetta Tv: Don Pierluigi Diaco e la Rivoluzione della Tv Oratorio

Benedetta - 1

La serata televisiva ha visto, ancora una volta, il trionfo di Don Matteo, che ha raggiunto un notevole 23% di share, superando il confronto con la Coppa Italia trasmessa da Canale 5, che si è fermata al 17.2%. Venendo agli approfondimenti, Belve ha concluso la sua ultima puntata stagionale con un soddisfacente 12.2%. Anche sul fronte dei talk show, Di Martedì su La7 ha decisamente battuto È sempre Cartabianca su Rete4. L’attenzione viene ora rivolta al daytime pomeridiano, in particolare a quello di Raidue.

Bella Ma’: un confronto generazionale

Il programma Ore 14, condotto da Milo Infante, ha un’oscillazione di audience tra il 8% e il 9%. Con l’arrivo di Pierluigi Diaco e di Bella Ma’, si è registrato un calo, attestandosi su un 6.5%. La trasmissione si distingue per l’atmosfera festosa, offrendo un’alternativa al contesto di cronaca pesante.

Il conduttore descrive il suo programma come “il programma del buonumore”, puntando a un pubblico di diverse generazioni: in studio sono presenti diverse fasce di età. Si nota l’assenza dei “giovani adulti”, target ricercato dalla pubblicità.

Questa idea di confronto tra generazioni non è nuova per Diaco, il quale ha iniziato la sua carriera con il programma TMC Giovani-Vecchi nel 1995. Tuttavia, Bella Ma’ si concentra sulla conciliazione e sull’incontro di valori comuni piuttosto che su scontri tra generazioni.

Riferimenti all’oratorio degli anni ’70

Il programma ricorda l’atmosfera dell’oratorio degli anni ’70, dove si tentava di unire giovani e anziani per affrontare le tensioni sociali. Si inizia con una “testimonianza edificante”, come quella di Alessandra Zavoli, che ha parlato del marito Sergio Zavoli, figura di spicco nel panorama giornalistico italiano.

Pierluigi Diaco: il conduttore unificatore

Le domande di Diaco puntano a rivelare come Sergio Zavoli sia stato un reale trait d’union tra le generazioni. Malgrado la sua età, il giornalista ha sempre cercato di abbracciare le novità del mondo. Il programma ha anche riservato un momento di celebrazione per il compleanno di Papa Francesco, un gesto simbolico di unità.

Il momento musicale, condotto da Marco Morandi e Gino Castaldo, celebra l’amicizia con canzoni di artisti come Venditti, Cocciante e Dalla, creando un’atmosfera di compartecipazione da parte del pubblico.

Bella Ma’ e il bisogno di conforto

La trasmissione si conclude con un’attività ludica, in cui viene messa in scena una fiaba. Diaco rivela la sua vocazione da “don” cercando di portare conforto a chi ha vissuto una perdita. Il riconoscimento del bisogno di consolazione nel contesto attuale è quindi un elemento chiave del programma.

La Porta Magica: confusione e disconnessione

A seguire Bella Ma’, la trasmissione La Porta Magica, con Andrea Delogu, tenta di avvicinare i partecipanti ai loro sogni. La conduzione sembra non seguire una logica coerente, creando confusione. Un esempio è la presenza di modelli per un vestito di nozze, il cui confronto con la protagonista risulta infelice, mentre per il cucina la presenza di uno chef professionista non rende giustizia alla competizione.

Modelle contro la gente comune

Lo sfondo delle aspiranti spose, presentate da modelle, genera aspettative non realistiche. La disconnessione tra il processo di preparazione del cibo e il risultato finale è evidente, non permettendo una chiara comprensione dei tempi del racconto.

Confusione temporale e narrativa

La giustapposizione di immagini in La Porta Magica causa incoerenza, con transizioni poco chiare tra le varie scene. La conduzione tenta di gestire queste discrepanze, ma non riesce a portare una narrazione fluida e coerente, rendendo difficile il coinvolgimento del pubblico.

Scritto da Augusto Clerici
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