Mozzarella a tavola- Spetteguless.it
effetti del consumo quotidiano di mozzarella
La mozzarella vanta un posto d’onore nella cucina italiana. Secondo l’Osservatore economico 2024, la mozzarella di bufala campana Dop è il formaggio a pasta filata preferito dagli italiani e dai francesi. La nutrizionista Simona Meloni afferma che la mozzarella, essendo un formaggio fresco a pasta filata, non dovrebbe essere consumata ogni giorno. La raccomandazione è di assumerla al massimo due volte a settimana, a differenza di yogurt e latte, che possono essere consumati fino a tre volte ogni giorno. Quali effetti si possono osservare se viene mangiata quotidianamente?
Un’abitudine di questo tipo può comportare rischi significativi. La mozzarella è un prodotto ricco di grassi saturi, sale e colesterolo. Un consumo eccessivo potrebbe compromettere la salute cardiovascolare, poiché una dieta ricca di lipidi saturi facilita l’accumulo di colesterolo LDL, mentre quello buono tende a ridursi.
Cosa accade se si mangia mozzarella tutti i giorni- Spetteguless.it
Anche il sodio rappresenta un elemento da considerare, poiché un consumo eccessivo può causare aumento della pressione sanguigna e incrementare il rischio di patologie cardiovascolari. La mozzarella dovrebbe essere inserita nella dieta come secondo piatto e non come complemento a pasti già abbondanti, per evitare uno squilibrio nutrizionale.
Persone con necessità di aumentare l’assunzione di calcio, per esempio durante la menopausa, dovrebbero limitare la mozzarella e ricorrere a fonti alternative di minerali, come legumi, pesce, verdure, frutta secca, cime di rapa, cavoli, rucola, broccoli e cicoria.
Il quantitativo di mozzarella consigliato non deve superare 100 g, poiché la sua composizione è costituita da una percentuale d’acqua che varia dal 55% all’80%, apportando vitamine del gruppo B, calcio, fosforo e vitamina A.
Per mantenere basso il livello di grassi saturi e colesterolo, è preferibile scegliere mozzarelle magre, realizzate con latte di mucca o capra. La mozzarella di bufala, per il suo maggiore contenuto lipidico, dovrebbe essere consumata con una frequenza ridotta.