un nuovo approccio all’urbanistica femminile
La questione di una città inclusiva per donne e giovani è un tema attuale e cruciale. Il progetto Romadiffusa, ideato da Sara D’Agati e Maddalena Salerno, si propone di ripensare l’urbanistica di Roma, non come un festival, ma come un’iniziativa territoriale che reinterpreta la vita della capitale attraverso strumenti socio-culturali. Con un progetto che nasce da un’ottica giovane e professionale, viene promosso un approccio che considera la “differenza”, anche di genere, come una risorsa importante.
la città come riflesso della comunità
Secondo la giornalista Joan Didon, il luogo appartiene a chi lo plasmare, mentre Caroline Criado Perez evidenzia come le città siano state progettate tradizionalmente da uomini per uomini. Romadiffusa si propone di cambiare questa narrazione, con un’attenzione particolare alla cultura, che viene vista come un mezzo per prendersi cura di Roma e delle sue diverse comunità. I quartieri divengono protagonisti attraverso le realtà creative, artistiche e associative che li abitano.
il team e la visione del progetto
Il team di Romadiffusa è composto prevalentemente da giovani donne, con un’età media tra i 23 e i 28 anni, e si distingue per la propria attitudine a promuovere una visione che si discosta dal mainstream. Le fondatrici hanno dichiarato che “alla gente può essere offerto il bello e il poetico, generando così un circolo virtuoso”. Ciò suggerisce un cambio di prospettiva importante nel panorama culturale romano.
sostenibilità e inclusione sociale
Romadiffusa mira a costruire reti e a promuovere l’aggregazione sociale, valorizzando le interazioni tra diversi gruppi sociali e le loro esigenze. La progettazione include attività intergenerazionali, attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale, e diverse iniziative che coinvolgono sia il pubblico giovanile che quello più maturo. L’intento dichiarato è quello di contrastare l’isolamento delle diverse categorie in cui spesso vengono suddivisi i cittadini.
l’importanza delle collaborazioni
Il progetto si avvale della collaborazione di diverse realtà locali e associazioni, puntando sulla valorizzazione delle botteghe artigiane, librerie indipendenti e spazi culturali. Questa rete di collaborazioni è fondamentale per l’autenticità del progetto, permettendo di mantenere un’identità unica e originale rispetto alle attività commerciali standardizzate che affollano la città.
verso una città accogliente
È emerso che Roma non rappresenta un ambiente accogliente per donne, giovani e minoranze. Le fondatrici di Romadiffusa affermano che per le giovani donne coinvolte nel progetto sia fondamentale essere assertive, poiché interagire con diversi interlocutori è essenziale per la riuscita dell’iniziativa. Romadiffusa si pone come un modello di prosecuzione delle relazioni tra le varie comunità, affermando l’importanza di creare spazi inclusivi.
futuri sviluppi di romadiffusa
Per le edizioni future, il progetto si concentrerà su quartieri come Torpignattara e Esquilino, noti per la loro vivace attività sociale. Sarà fondamentale coinvolgere le associazioni locali che già operano nei settori del multiculturalismo e dell’educazione, per garantire che Romadiffusa non sia percepita come un’iniziativa imposta dall’esterno, ma piuttosto come un valore aggiunto per il territorio.
Personalità coinvolte nel progetto:- Sara D’Agati
- Maddalena Salerno
- Joan Didon
- Caroline Criado Perez
- Clara Cebrian
- Sofia Kouloukouri
- Collettivo Summa Alu