Un viaggio attraverso le canzoni di Paola Turci
Paola Turci, cantautrice originaria di Roma, si è affermata come una delle voci più rappresentative del rock italiano femminile a partire dagli anni ’80. La sua vita è costellata di eventi significativi, tra cui un drammatico incidente stradale nel 1993, che ha segnato un turning point sia a livello professionale che personale. Di seguito viene presentata una selezione di frasi evocative estratte dalle sue canzoni.
Le frasi più significative delle canzoni
La carriera di Paola Turci inizia a metà degli anni ’80, dopo essere stata notata da Mario Castelnuovo durante un’esibizione nella vivace scena musicale romana. La sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 1986 con il brano “L’uomo di ieri” segna l’inizio di un percorso artistico ricco di successi. La cantautrice ha nuovamente calcato il palco dell’importante festival, ottenendo riconoscimenti come il Premio della Critica nel 1987 e 1988, fino a vincere nella categoria Emergenti nel 1989 con “Bambini”. Ecco alcune delle frasi più belle tratte dalle sue canzoni:
- Raccontami la notte, questa grande ombra scura, quel senso di infinito che mette quasi paura. (Intanto mi sorprendo)
- Goccia dopo goccia l’amore graffia, non ha intermediari, poi non usa cambiali. (Goccia)
- Ogni tempo ha il suo vento. Ogni stagione ha il suo aprile. (Devi andartene)
- Io guardo al di là di ogni inutile apparenza, dei luoghi comuni, e non posso tornare indietro. (Troppo occidentale)
- Rimorsi per nuovi slogan invecchiati, per vecchi jeans ammuffiti, per inverni spezzati. (Ragazzi bellissimi)
- Cuori nella notte corrono alle scale con la vita in tasca ed una scheda per telefonare. (Sarò bellissima)
- Ricordo da lontano la solitudine di ieri. Un continuo adattamento alle curve, al sentimento, all’universo che non si muove dentro me. (Stato di calma apparente)
- Nessuna resistenza, nessuna pietà. Ci arrendiamo all’evidenza e alla voglia di libertà. (Questione di sguardi)
- Averti anche stavolta che cosa cambierà, confondere anche il sesso col cuore. (Qualcosa è cambiato)
- Cercavo un posto per ritornare nella realtà lasciando indietro le troppe parole di una città. (Nosy-Be)
- E il cielo è blu, il cielo è blu soprattutto se sbagli. (Non ti voglio più)
- Sarà l’orgoglio o no, ma io non piango mai, e non mi sentirai piangere per te perché non piango mai quando è inutile. (Non piango mai)
- Non ti dico addio, ma più semplicemente facciamo solo finta che non sia successo niente. (Mentre piove)
- E l’inverno sarà senza neve né pioggia, senza ombre né nebbia e risveglierà i nostri sensi assopiti dal tempo. (L’inverno senza neve)
- Maledetti i vostri cuori, benedetto il vostro cane, maledetti i vostri soldi. Cos’avete da guardare? (La mangiatrice di uomini)
- Il nostro cuore smarrito senza guida e senza appoggio è bruciato dal desiderio congelato dalla noia. (Goodbye Voltaire)
- Ma in fondo questa libertà per noi non è che una canzone. La puoi sentire avvicinarsi al cuore, ma è solo un eco per le scale. (Francesco)
Riflessioni e dichiarazioni di Paola Turci
Paola Turci ha sempre mantenuto un atteggiamento riservato riguardo alla sua vita personale. Dopo una relazione con il tennista Paolo Canè negli anni ’90, e un matrimonio con il giornalista Andrea Amato, il 2022 segna la celebrazione della sua unione civile con Francesca Pascale.
Apertamente bisessuale, Turci ha rifiutato le etichette, rivendicando la propria libertà nelle scelte affettive. Di seguito si presenta una selezione di frasi significative tratte dalle sue interviste:
- Se avessi vent’anni, molto probabilmente parteciperei a un talent show. Difficile fare paragoni, perché quando ho iniziato io l’obiettivo era investire a lungo termine su un’artista. Non è più così.
- L’erotismo è donna, tengo solo lontane le etichette. Ancora oggi se dici: “Mi piace una donna”, allora sei lesbica.
- Smettere di nascondermi dietro i capelli è stata una liberazione. Ho deciso di accettare e di voler bene anche alla parte più vulnerabile di me.
- Dopo essermi raccontata nel libro, mi sono liberata dai capelli che mi coprivano la faccia. Ho trovato la forza di dire no al chirurgo.
- (Sul suo divorzio) È stato un periodo difficile, l’idea che questa promessa si fosse infranta mi ha fatto male.
- Non ho mai amato chi parla della propria conversione. La chiamata di Dio è talmente misteriosa che io stessa non saprei spiegarla.
- Un tempo avrei voluto dei figli, li ho anche cercati. Non voglio sembrare una strega cattiva, ma sono felice di non averne.
- Mi sono ritrovata a Lourdes, da atea, profondamente atea. Quando mi hanno detto di andare a messa ho detto lasciate perdere. E invece lì è cominciato qualcosa di inspiegabile: oggi io credo.