Le migliori frasi di Paola Turci: citazioni indimenticabili dalle sue canzoni

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Selezione delle frasi più memorabili di Paola Turci

Paola Turci è una cantautrice di Roma, rappresentante di spicco del rock italiano femminile degli anni ’80. La sua carriera è costellata di eventi significativi e trasformazioni, tra cui un drammatico incidente automobilistico avvenuto nel 1993. Di seguito viene presentata una raccolta delle frasi più evocative estratte dalle sue opere musicali.

Citazioni dalle canzoni di Paola Turci

Originaria di Roma, Paola Turci nasce il 12 settembre 1964 e debutta nel panorama musicale intorno alla metà degli anni ’80. Viene scoperta da Mario Castelnuovo durante una delle sue esibizioni nella vivace scena musicale romana. Questo incontro le consente di firmare il primo contratto discografico e di partecipare nel 1986 al Festival di Sanremo con il brano “L’uomo di ieri”.

Nel corso degli anni, Turci partecipa nuovamente al Festival, ottenendo il Premio della Critica nel 1987 e 1988, e vincendo nella categoria Emergenti nel 1989 con la hit “Bambini”. Di seguito si riporta una selezione delle frasi più significative dalle sue canzoni:

  • Raccontami la notte, questa grande ombra scura, quel senso di infinito che mette quasi paura. (Intanto mi sorprendo)
  • Goccia dopo goccia l’amore graffia, non ha intermediari, poi non usa cambiali. Non ha bei modi quando licenzia. (Goccia)
  • Ogni tempo ha il suo vento. Ogni stagione ha il suo aprile. (Devi andartene)
  • Io guardo al di là di ogni inutile apparenza, dei luoghi comuni, e non posso tornare indietro. (Troppo occidentale)
  • Rimorsi per nuovi slogan invecchiati, per vecchi jeans ammuffiti, per inverni spezzati. (Ragazzi bellissimi)
  • Cuori nella notte corrono alle scale con la vita in tasca ed una scheda per telefonare. (Sarò bellissima)
  • Ricordo da lontano la solitudine di ieri. Un continuo adattamento alle curve, al sentimento, all’universo che non si muove dentro me. (Stato di calma apparente)
  • Nessuna resistenza, nessuna pietà. Ci arrendiamo all’evidenza e alla voglia di libertà. (Questione di sguardi)
  • Averti anche stavolta che cosa cambierà, confondere anche il sesso col cuore. (Qualcosa è cambiato)
  • Cercavo un posto per ritornare nella realtà lasciando indietro le troppe parole di una città. (Nosy-Be)
  • E il cielo è blu, il cielo è blu soprattutto se sbagli. Il cielo è blu sopra tutte le mie paure sopra il mondo e le disavventure. (Non ti voglio più)
  • Sarà l’orgoglio o no ma io non piango mai e non mi sentirai piangere per te perchè non piango mai quando è inutile. (Non piango mai)
  • Non ti dico addio, ma più semplicemente facciamo solo finta che non sia successo niente. (Mentre piove)
  • E l’inverno sarà senza neve né pioggia senza ombre né nebbia e risveglierà i nostri sensi assopiti dal tempo. (L’inverno senza neve)
  • Maledetti i vostri cuori, benedetto il vostro cane, maledetti i vostri soldi. Cos’avete da guardare? (La mangiatrice di uomini)
  • Il nostro cuore smarrito senza guida e senza appoggio è bruciato dal desiderio congelato dalla noia. (Goodbye Voltaire)
  • Ma in fondo questa libertà per noi non è che una canzone. La puoi sentire avvicinarsi al cuore ma è solo un eco per le scale. (Francesco)

Riflessioni di Paola Turci

Paola Turci ha sempre mantenuto un atteggiamento riservato nei confronti della propria vita privata. Dopo una relazione con il tennista Paolo Canè negli anni ’90, e un matrimonio che ha portato a una separazione con il giornalista Andrea Amato, nel 2022 ha ufficializzato l’unione civile con Francesca Pascale.

Apertamente bisessuale, Turci ha sempre rifiutato le etichette, affermando la sua libertà nelle scelte affettive. Di seguito alcune delle sue riflessioni più significative emerse in varie interviste:

  • Se avessi vent’anni, molto probabilmente parteciperei a un talent show. Difficile fare paragoni, perché quando ho iniziato io, l’obiettivo era investire a lungo termine su un’artista. Non è più così: si sono accorciate persino le canzoni.
  • L’erotismo è donna, tengo solo lontane le etichette. Ancora oggi se dici: “Mi piace una donna”, allora sei lesbica. Sorrido quando qualcuno si chiede se io lo sia.
  • Smettere di nascondermi dietro i capelli è stata una liberazione, un modo per sganciarsi dalle zavorre della vita.
  • Dopo aver raccontato la mia storia nel libro, ho trovato la forza per dire no al chirurgo.
  • Non ho mai amato chi parla della propria conversione; è un tema difficile da spiegare e ho cercato di resistere a ciò che mi accadeva.
  • Un tempo avrei voluto dei figli, ma oggi sono felice di non averne.
  • A Lourdes, da atea, ho vissuto un’esperienza che mi ha portato a credere.

Scritto da Augusto Clerici
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