Intervista a Lorenzo Cervasio: La Rinascita Attraverso l’Accettazione di Sé

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Un intenso viaggio nell’universo emotivo di Lorenzo Cervasio, attore milanese trentatreenne, si dipana attraverso l’intervista che svela le sue intime connessioni con il personaggio di Edo Zani, presente nella serie Citadel: Diana. Questa riflessione offre uno spaccato della vita di Cervasio, i suoi legami artistici e la sua visione del mondo, invitando a scoprire più a fondo l’anima di un attore che si immerge nella propria arte.

Intervista esclusiva a Lorenzo Cervasio

La relazione tra Lorenzo Cervasio e il suo personaggio Edo Zani si rivela forte fin dai provini. “Ancor prima di leggere la sceneggiatura, ho avvertito un legame con il materiale. Sentivo il bisogno di recitare quelle battute,” racconta Cervasio, descrivendo l’intensità del suo primo approccio al ruolo. Edo Zani, un personaggio affascinante e complesso, rappresenta una fusione di aspirazioni e desideri di cambiamento. “L’ho visto anche come un giovane un po’ solo, in cerca di una direzione,” aggiunge l’attore, sottolineando la solitudine intrinseca che accompagna molti artisti.

L’importanza della solitudine nell’arte

La solitudine viene descritta come una fonte di creatività. Cervasio riflette su come tale condizione possa diventare una necessità per la propria crescita artistica: “Ci sono venti personaggi dentro di me, e quella solitudine mi arricchisce.” L’attore riconosce che è attraverso momenti di introspezione e isolamento che emergono ispirazione e immaginazione, elementi cruciali per un artista.

La formazione e l’evoluzione di Lorenzo Cervasio

La carriera di Lorenzo Cervasio è segnata da un percorso di esplorazione e ricerca. “Ho sperimentato diverse discipline, ma alla fine la recitazione mi ha dato la mia identità,” chiarisce. Sebbene abbia affrontato difficoltà nella formazione accademica, Cervasio ha trovato nella recitazione un mezzo di espressione potente, liberto dai vincoli. “Essere espulso dalla scuola di teatro mi ha costretto a confrontarmi con me stesso e a sviluppare la mia disciplina.”

Il ruolo della disciplina e dello studio

Cervasio ha imparato presto che il solo talento non basta: “Il talento da solo è poco, servono disciplina e impegno costante.” Il suo approccio metodico lo ha portato a perfezionarsi come attore, segnando una differenza significativa nel suo lavoro. Lo studio di testi e pratiche ha rappresentato una costante nel suo viaggio artistico.

Riflessioni sulla fama e sul successo

Lorenzo Cervasio esprime chiaramente come la fama e il successo siano distinti. “Il successo è il risultato dell’impegno artistico; la fama è qualcosa di superficiale,” sottolinea. Sebbene riconosca l’importanza della visibilità, per lui è fondamentale essere valorizzato per le proprie capacità e il lavoro svolto.

La relazione con il pubblico e le aspettative

Il suo impegno verso la recitazione non si limita ai successi personali, ma si espande nella connessione con il pubblico. “Ogni volta che salgo sul palco, sento la responsabilità di onorare il lavoro degli scrittori e il personaggio che interpreto,” afferma Cervasio, evidenziando quanto sia cruciale questo legame.

L’arte come specchio della società

In un contesto sociopolitico in evoluzione, Cervasio esprime preoccupazione per l’attenzione crescente verso l’intrattenimento a scapito dell’arte. “Gli artisti dovrebbero riflettere la società, mentre oggi sembra esserci un distacco,” osserva, evidenziando un cambiamento nel ruolo degli artisti nella cultura contemporanea.

Personaggi e personalità menzionati:

  • Edo Zani
  • Alessia Gazzola
  • Dario Fo
  • Carmelo Bene
  • Vittorio Gassman
  • Anna Magnani
  • Monica Vitti
  • Lucio Dalla
  • Giorgio Gaber
  • Tennessee Williams
  • George Bernard Shaw
  • Anton Cechov
  • William Shakespeare
Scritto da Augusto Clerici
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