sinossi della fiction “Mike”
È andata in onda su Raiuno la tanto attesa fiction “Mike”, interamente dedicata alla vita del leggendario presentatore Mike Bongiorno. Il programma narra le vicende del noto personaggio televisivo, scomparso l’8 settembre 2009 a causa di un infarto, che segnò la fine della sua carriera all’età di 85 anni. Attraverso la figura di Bongiorno, la miniserie offre uno spaccato della sua infanzia negli Stati Uniti, del suo drammatico passato durante la Seconda Guerra Mondiale, e della sua evoluzione come figura mediatica iconica.
trama e sviluppo della miniserie
La trama dell’opera, interpretata da Claudio Gioè, si divide in due fasi: la prima racconta l’infanzia e l’adolescenza di Bongiorno, mentre la seconda si concentra sulla sua carriera televisiva, in particolare sui celebri quiz show come Rischiatutto e Lascia o raddoppia?, che hanno segnato un’epoca. Il racconto riflette sull’importanza di questi format, definiti fenomeni sociali dell’epoca.
attori principali del cast
Il cast presenta un notevole assemblaggio di attori, tutti chiamati a rendere omaggio a Mike Bongiorno.
- Claudio Gioè – Mike Bongiorno adulto
- Elia Nuzzolo – Mike Bongiorno giovane
- Valentina Romani – Daniela Zuccoli
- Tomas Arana – Philip Bongiorno, padre di Mike
- Clotilde Sabatino – Enrica Carello, madre di Mike
- Massimo De Lorenzo – Gino Cavallero
- Augusto Fornari – Carlo Fuscagni
- Paolo Pierobon – Sebastiano Sampieri, personaggio inventato
- Sandra Ceccarelli – apparizione fugace
note sul cast secondario
Nel cast secondario, spiccano nomi di prestigio che contribuiscono ad arricchire la trama. Claudio Gioè è un attore siciliano conosciuto per i suoi ruoli in Squadra Antimafia e Màkari, mentre Elia Nuzzolo ha guadagnato attenzione anche per il suo ruolo in Jams. Valentina Romani ha raggiunto la notorietà anche per il suo lavoro in Mare Fuori.
assenza di mediatica e critica
Nonostante l’interessante narrazione, la miniserie ha suscitato delusione tra alcuni spettatori, in particolare per la mancanza di figure emblematiche come Silvio Berlusconi. Questo ha portato a un dibattito su come si possa rendere omaggio a un’icona della televisione senza includere riferimenti ad un suo legame con i programmi Mediaset, quali La Ruota della Fortuna e Bravo Bravissimo.