Definire la filosofia di vita di Fabrizio Corona in poche parole sarebbe riassumibile con: “in bene o in male, purché se ne parli”. Nato a Catania nel 1974, si è fatto conoscere per le sue vicende personali e le sue peripezie giuridiche. Alla fine degli anni Novanta, Corona ha avviato una fruttuosa collaborazione con Lele Mora, che lo ha catapultato nel mondo dello spettacolo. Tre anni dopo, fonda l’agenzia fotografica Corona’s, ottenendo vari scoop di grande rilievo.
Aggiungendo al suo status di imprenditore, ha creato anche Fenice srl, una nuova società per eventi, oltre a una linea di abbigliamento, un salone di bellezza a Bologna e un ristorante a Nardò. La notorietà lo ha portato a partecipare al reality La Fattoria nel 2009, ma viene eliminato precocemente. Successivamente, entra nel cast di Squadra antimafia – Palermo oggi e diventa conduttore di Libertà di parola – la fabbrica delle opinioni.
Fabrizio Corona e il passato dietro le sbarre
Fabrizio Corona non è estraneo a guai legali, avendo scontato diverse anni di carcere. Nel 2015, la Corte di Cassazione lo ha condannato a 13 anni e due mesi per reati continuati; nel 2019, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute. Recentemente, ha aperto un dialogo sul suo tempo in prigione durante un episodio del podcast Gurulandia, condotto da Marco Cappelli.
Durante il podcast, Corona ha rivelato che, a differenza di altre famiglie che si scambiano affetto durante i colloqui in carcere, i suoi incontri con Carlos erano focalizzati su questioni lavorative. Ha descritto la situazione come segue: “Carlos veniva a trovarmi e, mentre lo tenevo in braccio, parlavo di lavoro per quasi tutto il tempo.” Questo racconto ha suscitato forti critiche online, con utenti che si sono domandati: “Sei un padre attento e premuroso, perché non dedicare tempo a tuo figlio?”
