La COP29 ha raggiunto un’importante fase intermedia, registrando progressi significativi e affrontando sfide critiche nel contesto della crisi climatica globale. Dopo la conclusione della prima settimana di incontri a Baku, i negoziati hanno visto l’approvazione dell’Articolo 6.4 degli Accordi di Parigi, il che rappresenta un passo fondamentale nel panorama delle politiche ambientali internazionali. Temi cruciali come l’adattamento, la mitigazione e la finanza climatica continuano a presentare difficoltà notevoli che potrebbero influenzare il risultato finale della conferenza.
Successi e difficoltà alla COP29
Un’importante notizia è l’approvazione dell’Articolo 6.4, un traguardo storico che definisce il meccanismo globale per i credibili di carbonio. Questo accordo potrebbe mobilitare fino a 250 miliardi di dollari l’anno, attraendo investimenti in progetti sostenibili come il rimboschimento e le energie rinnovabili. I crediti di carbonio, verificati dall’ONU, possono essere acquistati da governi o aziende per compensare le proprie emissioni, contribuendo agli obiettivi climatici globali.
Adattamento e mitigazione: concetti chiave
L’adattamento riguarda le misure per affrontare i rischi e i danni causati dai cambiamenti climatici, come la costruzione di infrastrutture più resilienti, mentre la mitigazione si focalizza sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Le discussioni attorno all’Obiettivo Globale per l’Adattamento (GGA) hanno mostrato pochi progressi, con delegazioni preoccupate dalla vaghezza delle bozze intercettate. La situazione rimane complicata, specialmente per quanto riguarda la mitigazione, dove Paesi come l’Arabia Saudita richiedono revisioni aggiuntive del testo proposto.
Finanza climatica: un nodo cruciale
Il Nuovo Obiettivo di Finanza Climatica (NCQG), che dovrebbe stabilire i flussi finanziari per il periodo a partire dal 2025, rimane un tema centrale non risolto. La bozza negoziale ha subito una riduzione considerevole, ma le divergenze tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo continuano a persistere. Alcune iniziative significative emergono da questa piattaforma:
- Global Energy Storage and Grids Pledge: mira a migliorare le reti energetiche e incrementare la capacità globale di stoccaggio energetico.
- Global Methane Pledge: nuovo impegno per ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030.
- Hydrogen Declaration: rimozione delle barriere normative per favorire l’uso dell’idrogeno come fonte energetica pulita.
Critiche e polemiche presenti alla COP29
Nonostante i progressi, la COP29 è avvolta da contraddizioni evidenti. I lobbisti dei combustibili fossili hanno creato una grossa controversia, e le affermazioni del presidente azero Ilham Aliyev riguardo ai combustibili fossili sono state oggetto di forte discussione. Inoltre, il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) ha suscitato attriti con i Paesi BASIC, temendo che le loro economie possano risentirne negativamente a causa di barriere commerciali e ostacoli agli investimenti.
Bilancio finale della COP29
Attualmente, la COP29 si presenta come una conferenza complessa e ambigua. Le iniziative sono promettenti, ma la vera sfida sarà trasformare le dichiarazioni in azioni concrete. Arrivi imminenti di ministri dell’Ambiente e dell’Energia potrebbero rappresentare un’opportunità significativa per influenzare i negoziati a favore di un prospetto più chiaro in vista del G20 di Rio. La lotta contro il cambiamento climatico rimane una battaglia cruciale e il tempo per agire è limitato. Sarà interessante osservare se le promesse formulate si tradurranno in risultati tangibili.