Le festività pasquali e il corredo di uova sode rimaste come reliquie di abbondanti pranzi festivi pongono la classica questione: come utilizzarle efficacemente senza incorrere in sprechi? Benedetta Rossi, con il suo spirito innovativo e attento al riuso degli alimenti, introduce una strategia culinaria per dare nuova vita a questo alimento.
la genialità di benedetta rossi: trasformare le uova sode
Benedetta Rossi, nota food blogger, propone una soluzione intelligente per impiegare le uova sode avanzate: una ciambella salata. Questo piatto, che combina uova, formaggio e spinaci in un’unica preparazione, si presenta come un modo accattivante sia nel gusto che nell’aspetto, per coinvolgere anche i palati più esigenti e i piccoli di casa. La ricetta, disponibile sul suo profilo Instagram, offre una risposta creativa al problema dello smaltimento degli avanzi.
preparazione e ingredienti
Per la realizzazione di questo piatto, occorre una serie di ingredienti semplici ed accessibili:
– 150 g di spinaci
– 2 spicchi d’aglio
– Olio d’oliva e di semi q.b.
– Sale fino q.b.
– 100 ml di olio di semi
– 150 ml di latte
– 4 uova fresche
– 50 g di formaggio grattugiato
– 150 g di ricotta
– 300 g di farina
– 1 bustina di lievito istantaneo per preparazioni salate
– 6 uova sode
Il processo di preparazione inizia con il soffritto di aglio in olio, cui si aggiungono gli spinaci sino alla loro cottura. Successivamente, si frulla il composto di spinaci con latte e olio di semi. A parte, si mescola il formaggio grattugiato con le uova e il sale, integrando poi la purea di spinaci e, gradualmente, ricotta, farina e lievito, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Distribuito lo stesso in uno stampo per ciambelle, si inseriscono al centro le uova sode, si copre con il restante impasto e si cuoce in forno.
conclusione
La ciambella di Benedetta Rossi offre dunque una soluzione non solo pratica ma anche esteticamente gratificante per riutilizzare le uova sode avanzate dalle festività pasquali, trasformando un potenziale scarto in un’opportunità culinaria.
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