A seguito del controverso “pandoro gate”, Chiara Ferragni ha subito un significativo declino nel settore commerciale, culminato con la chiusura del suo negozio storico situato in via Capelli a Milano, avvenuta giovedì 8 agosto. Un evento che ha attirato l’attenzione e che era nell’aria da tempo, confermando le voci circolate in rete.
La chiusura del negozio di Milano di Chiara Ferragni
Il locale, posto in una posizione strategica tra corso Como e piazza Gae Aulenti, si presenta oggi completamente vuoto, senza alcun prodotto in vendita, né accessori né abbigliamento, elementi che avevano contribuito alla popolarità del brand.
Nel luglio 2017, l’imprenditrice digitale aveva celebrato con entusiasmo l’apertura del suo primo punto vendita, attirando l’attenzione di tantissimi fan e curiosi. Anno dopo anno, il negozio era diventato un punto di riferimento per i sostenitori della Ferragni, con molti speranzosi di poterla incontrare.
A partire dagli eventi difficili del dicembre scorso, il numero dei clienti è drasticamente diminuito, portando infine alla chiusura definitiva che segna la conclusione di un’era per il marchio di Chiara Ferragni a Milano.
Le prime notizie su un possibile definitivo stop dell’attività erano emerse all’inizio dell’estate, senza alcuna dichiarazione ufficiale da parte dell’imprenditrice o del suo staff.
Ad oggi, con le vetrine desolatamente vuote e il negozio privo di beni, la chiusura risulta innegabile. Non sono ancora giunti commenti da parte di Chiara Ferragni sulle immagini pubblicate. Si attende una sua eventuale presa di posizione in merito a quanto accaduto.