Mario Frigerio rappresenta una figura emblematicamente legata a uno degli eventi di cronaca nera più drammatici in Italia: la strage di Erba. Questo articolo esamina chi era Mario Frigerio, la sua storia personale e il ruolo cruciale che ha giocato nella risoluzione del caso, portando alla condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
mario frigerio: una biografia drammatica
la tragedia di montorfano
Nato il 29 giugno 1941 a Montorfano, in provincia di Como, Mario Frigerio è noto per essere l’unico sopravvissuto alla strage di Erba. Deceduto il 16 settembre 2014 a Como, la sua vita è stata segnata dalla tragedia che gli ha portato via la moglie e ha sconvolto l’intera nazione.
Non ci sono molte informazioni sulla sua vita prima dell’evento tragico; il suo nome salì alla ribalta principalmente per la testimonianza decisiva che fornì contro i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
la vita privata e tragedia familiare
una famiglia distrutta
Mario Frigerio era sposato con Valeria Cherubini, una delle vittime della strage. Valeria, uccisa brutalmente all’età di 55 anni, lasciò dietro di sé due figli, Elena e Andrea, che sono rimasti sempre vicini al padre durante i momenti più difficili. La famiglia abitava al secondo piano della palazzina di via Armando Diaz a Erba, un luogo che sarebbe divenuto tristemente noto.
la strage di erba: un orrore indimenticabile
La sera dell’11 dicembre 2006, Erba fu teatro di uno degli omicidi multipli più efferati della cronaca nera italiana. Tra le vittime, oltre alla moglie di Mario Frigerio, vi erano Raffaella Castagna, suo figlio di due anni Youssef Marzouk, e la madre di Raffaella, Paola Galli. Frigerio, gravemente ferito, miracolosamente sopravvisse, diventando il testimone chiave nel processo contro i colpevoli.
Inizialmente, le autorità pensarono a un incendio, ma ciò che trovarono furono i corpi delle vittime brutalmente accoltellati. Mario si salvò grazie a una malformazione della carotide che impedì che fosse recisa del tutto.
chi erano rosa bazzi e olindo romano?
i colpevoli dietro le sbarre
Al momento dell’arresto, Rosa Bazzi e Olindo Romano avevano rispettivamente 43 e 44 anni e vivevano sotto l’appartamento delle vittime. La loro relazione era descritta come simbiotica e isolata dalle rispettive famiglie. Lui lavorava in una azienda di smaltimento rifiuti, lei come donna delle pulizie. Inizialmente provarono a fornire un alibi, ma fini riconosciuti colpevoli.
Condannati all’ergastolo nel 2008, con isolamento diurno di tre anni, la sentenza fu confermata in appello e Cassazione. Il 9 gennaio 2023, è stata accolta la richiesta di revisione del processo.
il ruolo di mario frigerio nel processo
una testimonianza determinante
Nonostante le gravi ferite, Mario fornì una testimonianza cruciale. Alla ripresa delle sue facoltà cognitive, descrisse chiaramente il volto di Olindo Romano, fissandolo negli occhi durante l’attacco. Le sue parole furono determinanti: «Lo ripeterò finché campo: è stato Olindo, mi fissava con occhi da assassino, non dimenticherò quello sguardo per tutta la vita».
La sua testimonianza, insieme alle prove forensi, fu fondamentale per la condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi all’ergastolo.
curiosità su mario frigerio
– Mario Frigerio e Valeria Cherubini avevano un cane che fu ucciso anch’esso durante la strage di Erba.
– Prima degli omicidi, non vi erano stati problemi di vicinato tra i Frigerio e i Bazzi-Romano.
– Mario testimonió di aver riconosciuto Olindo sulla scena del crimine, ma non fece mai riferimento a Rosa.
– Il 7 gennaio 2023 l’avvocato Manuel Gabrielli, legale di Mario Frigerio, fu trovato senza vita nella sua abitazione.