Biondo su Netflix: Perché il Film ‘Fabbricante di Lacrime’ Non Ha Convinto

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Il landscape cinematografico su Netflix si arricchisce con l’arrivo di Fabbricante di Lacrime, ma la pellicola non sembra convincere appieno la platea. Le reazioni degli utenti sui social svelano un’accoglienza tiepida, puntando il dito soprattutto sulla performance di uno degli attori principali.

Basato sull’opera letteraria di successo di Erin Doom, Fabbricante di Lacrime si propone come un’interpretazione italiana di fenomeni narrativi giovanili statunitensi, ricordando saghe di grande fama come Twilight. Il film, diretto da Alessandro Genovesi e prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai, è fresco di pubblicazione su Netflix. Al centro della trama, troviamo le vicende di Nica (Caterina Ferioli) e Rigel (Simone Baldasseroni), due orfani che, nonostante abbiano affrontato in modi opposti gli stessi traumi, finiscono per sviluppare un legame intenso e complicato.

Diversità nei modi di affrontare le avversità emerge come tema centrale: Rigel opta per l’ira, Nica per la gentilezza. L’evoluzione della loro relazione è descritta con accenti di fatalità e profondità, rievocando le dinamiche tipiche delle storie di formazione adolescenziali.

il riscontro critico su netflix per fabbricante di lacrime

Nonostante l’interesse suscitato nella fase di lancio, le recensioni del pubblico si sono rivelate meno entusiastiche. Numerose voci su piattaforme social quali Instagram e X hanno evidenziato una percezione di debolezza nella recitazione, in particolare quella di Biondo, alias Simone Baldasseroni, al suo esordio cinematografico dopo l’esperienza nel programma Amici. Le critiche non risparmiano nemmeno trama e dialoghi, giudicati da alcuni come poco convincenti o addirittura privi di un solido filo conduttore.

Scritto da wp_3563611
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