rassegna della puntata del 24 agosto di reazione a catena
Il 24 agosto ha visto una nuova emissione di Reazione a catena, condotta dal noto Pino Insegno. I campioni in carica, i “Belli e la Bestia”, si sono confrontati con i nuovi concorrenti, i “Mari e Monti”. Vari eventi, tra cui scivoloni imbarazzanti da parte dei concorrenti e l’interazione con il pubblico, hanno caratterizzato la serata in modo molto particolare.
le dinamiche della puntata
La prima manche si è chiusa con un pareggio, mentre la prova “Catene musicali” ha visto prevalere i campioni titolari. Durante questa fase, i concorrenti sono riusciti a identificare un brano di Loredana Bertè, “Non sono una signora”, esibendosi in un coro che ha portato Insegno a scusarsi, affermando:“Sì, mi dicono che è arrivata una denuncia da Loredana Bertè. Chiediamo perdono.”
le prove successive
In seguito si sono svolte altre manche, tra cui “Quando, dove, come e perché” e “Una tira l’altra”, nelle quali i campioni hanno indovinato sia la prima zip da 15.000 euro che la seconda da 20.000 euro, sconfiggendo gli avversari con fermezza.
commento e reazioni social
I “Mari e Monti”, gli sfidanti, non sono riusciti a ottenere vittorie neppure nella zotta, mostrando difficoltà nel completare i termini richiesti e perdendo tempo utile. I campioni, “I Belli e la Bestia”, hanno raggiunto l’ultima catena con un montepremi di 119.000 euro, cifra dimezzata solo in due occasioni durante la serata. Sui social media è esplosa una tempesta di critiche riguardo le prestazioni dei concorrenti, facendo scaturire commenti negativi nei confronti della loro competenza e merito.
Tra le reazioni si possono notare frasi del tipo:
- “Per rendere #reazioneacatena più avvincente, quest’anno li drogano i concorrenti?”
- “Una non sa che Virgilio ha scritto l’Eneide. L’altra pensa che esista ancora la Cecoslovacchia.”
- “Questi scarsi hanno vinto in una sera più dei ‘Dai e Dai’. Vi sembra possibile?”
- “Il fatto che questi si confermino campioni è un oltraggio a chi ama questo programma.”
- “Immeritati [i soldi vinti, ndr].”