la ricetta segreta dei supplì svelata da gian piero fava a rai 1
Nell’ambito della celebrazione della gastronomia capitolina, Gian Piero Fava ha presentato il procedimento di realizzazione dei supplì, un piatto iconico di tale tradizione. Questi fritti, noti per la loro croccantezza esterna e morbidezza interna grazie al cuore di mozzarella, richiedono una preparazione attenta e l’adozione di tecniche specifiche per garantire la loro autenticità.
il procedimento per tre varianti di supplì
Gian Piero Fava ha introdotto tre distinte versioni del piatto: al pomodoro e mozzarella, al cacio e pepe, e all’amatriciana. Per ogni variante, il cuoco ha iniziato con la preparazione della base di riso, arricchendo successivamente con gli ingredienti caratteristici di ciascuna ricetta.
- Per i supplì al pomodoro e mozzarella: ha ideato un sugo con cipolla, olio, pomodoro, concentrato e basilico, utilizzato per insaporire il riso.
- Per i supplì al cacio e pepe: il riso è stato innanzitutto tostato, poi cotto in brodo e mantecato con panna, latte, burro, pecorino e pepe.
- Per i supplì all’amatriciana: ha incluso la tradizionale salsa amatriciana già pronta.
Terminata la cottura, il riso viene lasciato raffreddare, successivamente modellato in palline con un cuore di mozzarella, e messo a riposare in frigorifero. I supplì vengono poi passati in una pastella di farina e acqua, impanati e infine fritti.
il segreto per una panatura perfetta
La panatura rappresenta il momento cruciale per assicurare la giusta croccantezza dei supplì. Secondo Fava, l’elemento distintivo della sua ricetta risiede nella scelta di omettere l’uovo, preferendo una pastella a base di acqua seguita da una copertura di pangrattato. Questo metodo consente di raggiungere l’equilibrio ideale tra esterno croccante e interno filante, conformemente alla tradizione culinaria romana.